Colori, mercanti e viaggiatori
Torshavn, Isole Faroe 21/04/2007
Padre e figli
Reykjavik 10/04/2007
Uomini e cose
New York 06/04/2007
Lettera all’Europa, lettera dall’Europa
Milwaukee 31/03/2007
Fuga da Fargo
Fargo 30/03/2007
I necessari cattivi della storia
Miles City 22/03/2007
Cose dell’altro mondo!
Missoula 19/03/2007
Tutto è bene quel che finisce male
Moses Lake 14/03/2007
Gunga e Din
Vancouver 13/03/2007
Ricordi senza rimpianti
Vancouver 09/03/2007
Lettere dal golfo
Jeneau 05/03/2007
Il tappo di Bering
Anchorage 25/02/2007
Quelli del mondo come allora
Petropavlovsk 21/02/2007
Arrivederci - Dasvidania
Vladivostok 18/02/2007
Lost
Lhasa 10/02/2007
Ti ricordi di Ciu Ciu Mpai?
Pechino 06/02/2007
Mission impossible
Ulan Bator 02/02/2007
Una giornata particolare
Irkutsk 26/01/2007
Pizza connection
Ekaterimburg 21/01/2007
In viaggio con la zia
Alanaesk 20/01/2007
Una pallottola spuntata
Mosca 17/01/2007
Irina è andata via
San Pietroburgo 14/01/2007
Copenaghen: Wonderful?
Copenhagen 11/01/2007

 

Irina è andata via

St. Petersburg, 14 Gennaio 2007

Caro Emilio,
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Ricordi quando dopo mesi passati a sgobbare sui libri venivamo qui ad incontrarle? Che giorni!
Passeggiavamo con loro lungo la Neva e lasciavamo che ci portassero a vedere lo Schiaccianoci al teatro Marinski fingendoci interessati a volteggi e piroette, ed invece a noi interessava solo il profumo dei loro capelli e quelle carezze su cui avevamo fantasticato per un intero inverno.
Le ascoltavamo indulgenti per ore in quel loro italiano zoppicante, paragonare S. Pietroburgo a Venezia, la Venezia del nord; le seguivamo docili dentro musei e davamo fondo ai risparmi di un intero anno per vederle
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ciao e a presto
Francesco

 

Leningrad, 14 Jannuary 2007

Caro Emilio,
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L’ho seguito senza farmene accorgere (del resto come dicevo è stato sempre un po’ distratto) ed ho avuto la certezza che era lui quando l’ho visto imboccare la strada della Chiesa del Sangue Versato e fermarsi all’ultimo ponte, come se stesse ricordando un qualcosa. Era proprio li che ci fermavamo a parlare a parlare per ore intere, io Te lui e Tatiana. Eravamo giovani felici e il futuro ci apparteneva. Se ne è stato su quel ponte una buona mezz’ora incurante della neve che cadeva leggera, poi quando l’ho visto fermarsi a cercare quel ristorante d’angolo dall’altra parte del canale dove ci invitavate sempre a cena, non ho avuto più dubbi.
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Mi ha fatto piacere scriverTi, per qualche ora mi sono sentita più giovane e….meno grassa

Un bacio
Irina