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Irina è andata via |
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St. Petersburg,
14 Gennaio 2007 |
Caro Emilio,
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Ricordi quando dopo mesi passati a sgobbare sui libri venivamo
qui ad incontrarle? Che giorni!
Passeggiavamo con loro lungo la Neva e lasciavamo che ci portassero
a vedere lo Schiaccianoci al teatro Marinski fingendoci interessati
a volteggi e piroette, ed invece a noi interessava solo il profumo
dei loro capelli e quelle carezze su cui avevamo fantasticato
per un intero inverno.
Le ascoltavamo indulgenti per ore in quel loro italiano zoppicante,
paragonare S. Pietroburgo a Venezia, la Venezia del nord;
le seguivamo docili dentro musei e davamo fondo ai risparmi di
un intero anno per vederle
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ciao e a presto
Francesco
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Leningrad,
14 Jannuary 2007
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Caro Emilio,
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L’ho seguito senza farmene accorgere (del resto come dicevo
è stato sempre un po’ distratto) ed ho avuto la certezza
che era lui quando l’ho visto imboccare la strada della
Chiesa del Sangue Versato e fermarsi all’ultimo
ponte, come se stesse ricordando un qualcosa. Era proprio li che
ci fermavamo a parlare a parlare per ore intere, io Te lui e Tatiana.
Eravamo giovani felici e il futuro ci apparteneva. Se ne è
stato su quel ponte una buona mezz’ora incurante della neve
che cadeva leggera, poi quando l’ho visto fermarsi a cercare
quel ristorante d’angolo dall’altra parte del canale
dove ci invitavate sempre a cena, non ho avuto più dubbi.
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Mi ha fatto piacere scriverTi, per qualche ora mi sono sentita
più giovane e….meno grassa
Un bacio
Irina
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